83

20.02

Troppo male. Troppa solitudine.

22.01

Aiutami a non farlo…A non prendere quel telefono, a non ricadere nella stessa trappola. Da quando tempo non lo faceva? un mese…forse un mese e mezzo.
Cosa stava succedendo? Fingeva di non saperlo, ma in realtà tutto le era fin troppo chiaro. Avrebbe potuto parlare quel pomeriggio non l’aveva fatto.
Era arrabbiata con se stessa.
Probabilmente stava bene con i bimbi e con gli autistici perché loro non avevano bisogno di adeguarsi al mondo.
Sperava che un pianto avrebbe risolto il problema.
Tuti dicono che bisogna imparare a star soli, tutti vogliono che tu cresca, che ti adegui alla società che impone di essere forti, corazzati e lei ci stava provando cazzo se ci stava provando e per certi versi c’era anche riuscita. Ma poi ritornavano quei momenti bui e la paura diventa una montagna di sabbia fatta di tanti piccoli granelli accumulati.
Pensava di prendere l’elenco delle guardie mediche di tutta la provincia, telefonare ad ognuna e cercarlo. A cosa sarebbe servito?
Forse nelle ultime settimane si era sentita abbandonata.
Sandra con i suoi problemi, sempre più lontana, la piccola nana che stava crescendo e che non aveva più bisogno di lei, gli appuntamenti mancati con Lavinia e la convinzione del mondo che ormai lei fosse forte.
Ma lei non lo era. Bastava un odore, una canzone, uno stupidissimo ricordo e
tutta la sicurezza spariva.
Intanto il volume della tv della regina madre la stonava e lei continuava a tormentarsi i capelli, il corpo. Come se tirando via un pezzo di se stessa potesse tirare via un pezzo di dolore e il sangue lavare via il passato.
Domani sarebbe andata meglio…domani sarebbe andata meglio.

22 pensieri su “83

Scrivi una risposta a siciliamara Cancella risposta